Cosa succede ai nostri antipodi.

Terremoto di magnitudo Mwp 6.7 del 04-03-2023 ore 06:41:25 (UTC) in zona: Kermadec Islands, New Zealand [Sea: New Zealand]

Voi direte: e che ci frega della Nuova Zelanda?

I terremoti hanno origine astronomica come sappiamo (leggi l’articolo). Il Sistema Luni-Solare muove le maree terrestri che fanno accumulare forza cinetica alle placche tettoniche nei punti di faglia, che rilasciano poi a loro volta energia sotto forma di terremoti quando arrivano al punto di rottura.

Il forte terremoto odierno è solo la conferma di due cose:

1) che l’effetto mareale effettivamente funziona su due punti diametralmente opposti della Terra, come afferma il generale modello teorico delle maree, perché la Nuova Zelanda è agli antipodi quasi esatti dell’Italia: lo dice anche la forma di quella terra simile all’Italia, che evidentemente non è casuale, plasmata nei milioni di anni in quel modo dalle maree.

Vedete l’effetto mareale in due luoghi diametralmente opposti della terra nella grafica sopra.

2) Il modello gravitazionale “puntato” sul nostro Quadrante Mediterraneo funziona anche per i terremoti agli antipodi. Il terremoto M6.7 di stamattina è appena a nord dalla Nuova Zelanda, quindi è appena fuori dagli antipodi del Quadrante Mediterraneo di Riferimento per l’Italia.

Il modello gravitazionale EqForecast fa riferimento alle coordinate del Quadrante Mediterraneo, in particolare per lo sviluppo della Timeline del rischio sismico.

Con riferimento alla Timeline che trovate sull’App EqForecast in Menu –>Timeline (v. foto qui sopra un estratto) infatti il terremoto in Nuova Zelanda di oggi è accaduto proprio a ridosso della striscetta rosa di rischio astronomico teorico chiamato per l’Italia.

La Timeline di allerta pre-sismica che trovate nell’App EqForecast in Menu –>Timeline è disponibile per gli abbonati al Servizio di Allerta Pre-Sismica (SAP) e fornisce il rischio sismico teorico astronomico (ATR) per l’Italia dei prossimi 15 giorni.

Il team EqForecast.

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