
La presente pagina illustra nel dettaglio le zone sismiche a maggior rischio per il 2025, secondo il modello della precessione dei nodi lunari, che analizza la ciclicità dei terremoti nelle diverse aree del pianeta in relazione alla posizione della Luna lungo la sua orbita attorno alla Terra. Numerosi studi, infatti, indicano che il ciclo lunare di 18,6 anni può favorire l’innesco di eventi sismici in zone che, storicamente, hanno mostrato una ricorrenza con tale cadenza.
Il dettaglio specifico di questo studio, applicato all’Italia da Stefano Calandra tramite il suo modello EqForecast, sarà oggetto di un articolo scientifico in pubblicazione nel corso del 2025.
Questa pagina ha quindi carattere sperimentale e non costituisce, al momento, una previsione scientificamente dimostrata.
Per maggiori informazioni sul metodo di determinazione dei luoghi a rischio sismico, con il modello della Precessione dei Nodi lunari: vedi il video esplicativo di pochi minuti, e vedi l’articolo scientifico DOI: 10.13140/RG.2.2.16867.02088.

Le zone a rischio sismico M5 per il 2025 secondo il modello astronomico della precessione dei nodi lunari. A colori più scuri di sfondo corrisponde maggiore rischio probabilistico sismico M5.
Le prime 5 località qui di seguito sono molto probabilmente le più indicate dal punto di vista dell’influsso gravitazionale astronomico) per almeno un picco sismico M4.7+ durante il 2025.
1) Valnerina:

2) Basilicata Pollino:

3) Sicilia:

4) Fiorentino Mugello:

5) L’Aquila e Marsica:

Mentre le seguenti 3 zone hanno una probabilità minore, ma sempre sostenuta rispetto alle 19 zone studiate:
6) Ascolano Anconetano:

7) Tirreno merid. Eolie:

8) Calabria


🔭 Come calcoliamo la probabilità sismica con il modello dei Nodi Lunari
Ogni anno, grazie al metodo della precessione dei nodi lunari, possiamo individuare le zone d’Italia con maggior probabilità di terremoti significativi, ovvero superiori a magnitudo 4.6.
Questa analisi non si basa su previsioni arbitrarie, ma sull’osservazione ciclica degli epicentri: abbiamo ricostruito la storia sismica delle principali zone italiane dal 1600 a oggi, e abbiamo identificato quelle che presentano una regolarità temporale di circa 18,6 anni (o metà ciclo: 9,3 anni) nel ripetersi degli eventi nello stesso luogo. Questo ciclo è legato a un fenomeno astronomico reale: la precessione dei nodi lunari, cioè la rotazione dell’orbita lunare attorno alla Terra che si compie in 18,6 anni, alterando maree, forze gravitazionali e — secondo numerosi studi — anche lo stress tettonico terrestre.
📚 Bibliografia scientifica a supporto
Questo modello non è una mia invenzione. Io l’ho solo applicato e sistematizzato in chiave previsionale, grazie a banche dati storiche e strumenti analitici come il database INGV-ASM. La base teorica è ben documentata in letteratura scientifica, con studi di autori come:
- Doglioni et al. (2020) – Earth-Science Reviews;
- Riguzzi et al. (2010) – Tectonophysics;
- Hu Hui & Li Xiaoming (2001) – Natural Hazards.
(vedi bibliografia completa nel nostro PDF informativo: DOI 10.13140/RG.2.2.16867.02088)
🔥 Le 8 zone più a rischio sismico in Italia per il 2025
Dall’applicazione di questo modello per l’anno 2025, le zone che mostrano una più alta frequenza di terremoti passati con moltiplicatore di 18,6 anni (dal 2025 a ritroso) sono:
- Valnerina (Norcia, Amatrice, Sibillini, Colfiorito…)
- Basilicata / Pollino
- Sicilia (soprattutto zona orientale e sud-orientale)
- Fiorentino / Mugello
- L’Aquila e Marsica
⚠️ Zone a probabilità sostenuta (ma inferiore rispetto alle prime 5)
- Ascolano / Anconetano
- Tirreno Meridionale e Isole Eolie
- Calabria
Queste 8 località emergono dall’analisi dei terremoti avvenuti nei secoli esattamente in anni multipli di 18,6 o 9,3 rispetto al 2025, mostrando un’evidente ciclicità di ritorno sismico.
🎯 Perché è utile questo modello?
Il modello non prevede il giorno preciso, ma identifica le zone con più probabilità sismica anno per anno. È uno strumento di consapevolezza e prevenzione, per enti, cittadini e ricercatori. E ogni anno EqForecast aggiorna la lista delle zone a rischio proprio con questo metodo, affiancandolo ad altri modelli predittivi.
—————————-
Stefano Calandra.
©EqForecast Earthquakes Forecast – The Gravitational Theory.
Email: info@earthquakesforecast.com
Web: www.earthquakesforecast.com
Telegram & Twitter: https://t.me/eqforecast; x.com/eqforecast
FB: https://www.facebook.com/groups/EarthquakesForecast/
EqForecast su ORCID – Open Researcher and Contributor Identifier (ORCID).