La Timeline del rischio sismico italiano

INTRODUZIONE

La Ricerca scientifica di Eqforecast ha sviluppato un modello matematico capace di interpretare le correlazioni fra posizioni di pianeti e TERREMOTI, riuscendo a prevedere le future scosse nelle tre dimensioni del quando, del dove e della magnitudo massima attesa per ogni evento. La Timeline si occupa di due di queste tre dimensioni della previsione: il tempo e la magnitudo massima.

La Timeline è un grafico mensile in real time, che illustra il rischio sismico dell’Italia per magnitudo > M4 (4 Richter). La troverete da oggi nell’App EqForecast in Menu –> Timeline. La funzione è accessibile a tutti gli abbonati BASE e PRO. Vedi video demo (versione App: 1.4.4 o superiori).

QUADRANTE GEOGRAFICO DI RIFERIMENTO

Il quadrante Mediterraneo geografico di riferimento della Timeline è a grandi linee quello rappresentato in figura, e cioè un grande quadrato costruito intorno ad un Osservatore posto in centro Italia, sulla posizione del quale è costruito tutto il meccanismo di previsione astronomica EqForecast. Per cui, si ritiene che la Timeline possa soddisfare le esigenze di previsione per quell’area geografica che comprende anche zone fuori Italia, come la Bosnia e Malta ad esempio.

ACCESSO ALLA TIMELINE

Quando cliccate sulla funzione nell’App EqForecast in Menu –> Timeline, vi si apre un documento in PDF che vi mostra con la stellina rossa il tempo in cui vi trovate in questo in quel preciso istante e intorno a voi le aree temporali arancioni a rischio sismico. Se la Stellina rossa è nell’area arancione, l’Italia si trova in un momento di “rischio sismico astronomico”. Se la Stellina Rossa è fuori dalle aree arancioni, allora l’Italia si trova fuori dal “rischio sismico astronomico” in quel momento.

La comodità della timeline è di poter consultare l’andamento sismico dell’intero mese: quindi saprete con grande anticipo quando ci si trova in un periodo a rischio o meno!

Le ascisse del grafico indicano il tempo, mentre le ordinate indicano la magnitudo massima attesa in ogni tempo del grafico.

Le aree in arancione indicano i giorni a rischio sismico. Un numero posto sopra ogni area arancione indica la magnitudo massima attesa.

La stellina rossa indica il tempo attuale.

La Timeline viene calcolata mediante l’utilizzo contemporaneo di tre algoritmi, che individuano il “Rischio Sismico Astronomico”.

COSA È IL RISCHIO SISMICO ASTRONOMICO E LA DIFFERENZA CON L’ALERT SISMICO.

Il “Rischio Sismico Astronomico” rappresenta un rischio sismico solo potenziale: cioè NON vi arriva l’alert sismico tramite l’App EqForecast solo perché ci troviamo in corrispondenza dei periodi indicati dalle fasce arancioni. Ma in quel periodo si attiverà l’Alert sismico sull’App EqForecast (ATTENZIONE! solo per abbonati BASE e PRO) per la vostra località, solo qualora si attivino altri algoritmi di misurazione astronomica sulla specifica località ed il sismografo INGV comunichi al nostro sistema una sequenza sismica nota. Solo a quel punto verranno allertate le persone vicine al potenziale epicentro.

La Timeline del “Rischio Sismico Astronomico” è costruita su 4 algoritmi, che spiegano un’influenza chiara e precisa dei pianeti sui terremoti. Questi 4 algoritmi non hanno a che vedere con le congiunzioni o opposizioni planetarie che in un primo tempo credevo anche io avessero esclusivo effetto sui terremoti.

I 4 algoritmi anzi ci illuminano sul fatto che non è sempre vero che i terremoti avvengono con i pianeti in linea con la Terra: si può dire (ve ne riferirò in un altro articolo, sempre su questo canale) che i “pianeti in linea”, ossia le congiunzioni o opposizioni di pianeti rispetto alla Terra, influenzino più la magnitudo del terremoto (più allineamenti ci sono e più sono precisi, maggiore è la magnitudo che in media un terremoto ha), che l’accadimento del terremoto in sè.

Spesso infatti quando analizzavo lunghe serie di terremoti, i pianeti non erano affatto in linea, e non capivo perché. In realtà è una questione di calcolo matematico, per cui le cifre sono adesso note, ma ad una prima occhiata della distribuzione dei pianeti, in un certo momento quando c’è un sisma, non si capisce bene: bisogna proprio calcolare.

In sintesi, i 4 algoritmi sono:

  1. “Luna in Risonanza durevole”: il primo algoritmo ha 2 componenti. La prima, indica il tempo in cui la Luna gioca un ruolo fondamentale, entrando la sua posizione astronomica nei confronti della Terra- per così dire – in “risonanza” con la posizione di tutti gli altri 7 pianeti del S.S. (escluso Plutone), cioè in una specie di “posizione di equilibrio angolare” (PEA), di forze per cui la media degli angoli totali che si voglia calcolare con la luna o senza la luna, rimane lo stesso valore al momento del sisma! La seconda componente, ci indica che quanto più questa risonanza dura nel tempo, maggiore è la forza esterna che innesca il terremoto.
  2. “Oscillazione e stabilità della posizione dei pianeti e del Sole, senza la Luna”: il secondo algoritmo ci indica che i terremoti sono innescati sia da una stabilità duratura, che dal repentino sbalzo del valore angolare medio della posizione degli altri 8 astri del Sistema Solare, rispetto alla Terra, esclusa quindi la Luna. Lo sbalzo è il delta dei valori calcolati da un momento in cui il valore angolare medio è minimo e stabile, ad un successivo in cui esso aumenta improvvisamente di valore e tutto il sistema torna per così dire “in ordine sparso”, a causa del moto rotatorio della Terra e di rivoluzione di tutti gli astri intorno all’orbita solare.
  3. “Sbalzi e stabilità degli angoli critici sottesi dai pianeti e del sole e Luna”: il terzo algoritmo, indica la presenza duratura o un repentino sbalzo di uno dei cosiddetti “angoli critici” n(90°/16) con n numero intero: questo numero è il valor medio degli angoli delle posizioni di tutti gli astri del S.S. visto da un Osservatore posto sulla Terra, presso la zona epicentrale potenziale. Sia la permanenza durevole oltre una certa soglia temporale, che il repentino sbalzo di questi valori angolari prima o dopo il tempo di stabilità durevole, sono quindi entrambe cause necessarie esterne di innesco di un terremoto.
  4. “Stabilità dei valori di forze Newton esercitate da tutti i pianeti nei confronti della Terra: il quarto algoritmo, calcola le condizioni delle forze Newton esterne alla Terra, sviluppate dalle masse planetarie del Sistema Solare, dal Sole e dalla Luna in ogni istante. Sarebbero le condizioni “stabili” delle forze Newton provenienti dallo spazio a contribuire all’innesco sismico, NON un loro picco massimo o minimo di periodo. Queste forze si possono calcolare: questo calcolo è alla base della Timeline del rischio sismico, ossia laddove la Timeline indica rischio significa che le condizioni delle forze Newton esterne alla Terra, sviluppate della masse planetarie del Sistema Solare, dal Sole e dalla Luna sono più stabili che in altri momenti. Il sisma allora viene innescato per lo più al limite di queste fasce di valori Newton stabili, ossia dove alla stabilità, repentinamente si sostituisce una variabilità spiccata di queste forze. La Terra ruota verso est di circa 15° all’ora. Anche i pianeti e specialmente la Luna in quell’ora si muovono. La Terra, inoltre, percorre circa 108.000 km sulla sua eclittica (percorso di rivoluzione intorno al Sole) nella stessa ora. Quindi, le condizioni gravitazionali legate alle forze di Newton sono molto variabili nel tempo, se viste da un Osservatore fisso posto sulla Terra. Per questi motivi, le condizioni delle forze Newton esercitate su un punto della Terra dallo Spazio esterno non sono mai le stesse, ma variano continuamente. Ecco perché trovare dei momenti in cui, considerando 48 ore di tempo di analisi, le forze Newton risultano più stabili che in altri tempi precedenti e successivi, è considerata una condizione non solo possibile, ma anche soprattutto, misurabile. Queste condizioni sono una delle componenti fondamentali dell’innesco sismico. La stabilità della forza Newton che a noi interessa, perché individua i momenti in cui c’è forza di innesco per un terremoto, in realtà occupa quasi il 50% del tempo in un mese. È soltanto abbinando questa componente con altre 3 componenti astronomiche nella Timeline, che riusciamo ad ottenere un tempo abbastanza ristretto (dell’ordine del 15% del tempo totale) in cui i terremoti possono accadere. Un tempo abbastanza ristretto nel ciclo di vita di una persona, quindi un tempo affidabile e sostenibile per poterlo allertare, posto che in questo 15% riusciamo a individuare oltre l’85% di tutti i terremoti >M4, accaduti e che accadranno.

UN ESEMPIO: IL TERREMOTO IN CENTRO ITALIA DI QUEL 26.10.2016

Prendiamo ad esempio il terremoto che avvenne quando divenne famoso il modello EqForecast, e cioè il 26 ottobre 2016 (v. figura sopra): in linea c’erano Saturno-Venere-Terra, ma Giove e Marte non erano in linea per niente! Invece, la media degli angoli di tutti questi pianeti rispetto all’Italia, cioè rispetto a un Osservatore che si poneva in Italia, era proprio un “angolo critico” ossia 90°/16×10 = 56,25°. Ma capite che a occhio non si capisce questo calcolo. Io all’epoca notai soltanto la precisione dell’allineamento Saturno-Venere-Terra (in congiunzione), che infatti era precisissimo e quando pubblicai su FB, se vi ricordate, dissi che mi tornava un allineamento vicino agli 0° di scarto e lanciai l’alert su Norcia (v. https://www.facebook.com/groups/EarthquakesForecast/permalink/1066506843506775/). Ma all’epoca non conoscevo gli “angoli critici” (90°/16)n dei pianeti rispetto all’Italia.

Nè sapevo bene del ruolo della Luna, che ora ho descritto nel punto 1) e che non riguarda la posizione che ha in linea con gli altri pianeti, almeno non esclusivamente. Riguarda piuttosto la sua posizione in una specie di “posizione di equilibrio angolare” (PEA), di forze per cui la media degli angoli totali che si voglia calcolare con la Luna o senza la Luna, rimane lo stesso valore al momento del sisma! Pazzesco no!?

LA TIMELINE DEL TERREMOTO DEL 26.10.2016

In quell’occasione, la Timeline avrebbe coperto circa il 16% del tempo di quel mese. Il terremoto preso è quello del 26.10.2016, Terremoto di magnitudo Mw 5.4 del 26-10-2016 ore 17:10:36 (UTC) in zona: 3 km SW Castelsantangelo sul Nera (MC). Il terremoto si trova proprio al limitare dell’area a rischio sismico, cioè proprio dove la stabilità delle forze Newton (come spiegato sopra) lascia il posto all’instabilità: quindi non è un caso.

Sapete che però non tutto quel 16% del tempo sarebbe stato a rischio, ma (come ho spiegato sopra) sarebbero state a rischio sismico solo quella porzione di quel 16% e quelle località che sarebbero state chiamate dall’Alert sismico sull’App EqForecast (che allora non esisteva). Questo è naturalmente uno di quei terremoti sul quale l’App è stata testata con successo, quindi possiamo dire -anche se a posteriori – che in quell’occasione avrebbe funzionato!

Così come possiamo dire che l’App EqForecast (Android) (IOS) avrebbe funzionato per tutti i terremoti più forti della Storia recente, potenzialmente salvando vite umane: dall’Irpinia del 1980, ad Amatrice del 2016, passando per l’Aquila del 2009 e così via.

Da quando è uscita l’App in agosto 2021, non si sono avuti eventi sismici rilevanti, per cui effettivamente non abbiamo avuto modo ancora di testarla. Astronomicamente, i terremoti più forti (M5+) sono attesi solo a partire da novembre 2022:

  • 20.11-2022 – 28.02.2023
  • 05.05-30.08.2023

Ma, naturalmente, nell’ambito di questi macro-periodi, dovremo individuare i periodi di rischio sismico astronomico nella sezione dell’App Menu –> Timeline, che ora avete avuto la possibilità di conoscere.

Un caro saluto.😌

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Avvertenza

Queste previsioni di rischio sismico costituiscono solo delle ipotesi pseudo-scientifiche, derivanti da un modello teorico sul LIVELLO DI RISCHIO SISMICO troppo giovane per essere comprovato al 100%. Questi bollettini hanno un intento soprattutto DIDATTICO, cioè rendere consapevoli le persone delle possibilità del modello gravitazionale di poter prevedere i terremoti e di poter calcolare da sé autonomamente il rischio sismico. Queste previsioni non intendono sostituirsi alle CORRETTE PRATICHE DI PREVENZIONE per sé e per la propria famiglia diramate dalle preposte Autorità governative.”

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Stefano Calandra

EqForecast

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